Riportiamo un aggiornamento sullo sviluppo del progetto “Con Skype non Skappo”: utilizzo del sistema Skype per i colloqui in carcere.
L’anno scorso il Gruppo Toscano di Informatica Solidale ha avviato il progetto all’Istituto Mario Gozzini – Firenze (Solliccianino), dove la piattaforma Skype per i colloqui é ora utilizzata frequentemente, su richiesta dei detenuti, in base al regolamento stabilito.
Dall’inizio dei quest’anno il progetto é partito anche a Sollicciano, dove viene dato supporto anche dai volontari dell’associazione Pantagruel, due giorni alla settimana e sulle due postazioni disponibili.
I risultati dopo questo primo anno sono molto confortanti: le richieste crescono costantemente ed ad oggi sono stati effettuate circa 120 ore di colloquio via Skype.
La prospettiva è di estendere il numero di postazioni, i giorni di presidio per il supporto ai detenuti e agli agenti: per questo cerchiamo nuovi volontari nell’area di Firenze!
Un altro obiettivo, a cui stanno lavorando anche altri istituti, sarà quello di far seguire le lezioni universitarie via Skype, per quelle materie che prevedono frequenza delle lezioni, ai detenuti laureandi.
I colloqui con Skype sono comunque già attivi in circa 30 carceri italiani fra cui:
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Parma
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L’Aquila
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Roma – Rebibbia
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Brescia
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Porto Azzurro
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Trieste
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Venezia
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Ivrea
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Alessandria
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Firenze
Il Ministero della Giustizia sta poi portando avanti dei protocolli di intesa con Vodafone e Cisco per la formazione Digitale in carcere, vedi link:
https://buonenotizie.corriere.it/2016/11/23/computer-in-carcere-lintegrazione-passa-dal-digitale/
Ci aspettiamo una “spinta”da parte sempre del Ministero Grazia e Giustizia, all’utilizzo di internet nelle biblioteche carcerarie, ovviamente con Proxy Server.
Per maggiori informazioni o per partecipare al progetto potete scrivere a Giancarlo Romanelli, coordinatore del Gruppo Toscano di Informatica Solidale.